L'assemblea condominiale è un momento fondamentale per la gestione condivisa di un edificio. È l'occasione in cui i condomini si riuniscono per discutere e prendere decisioni riguardanti la manutenzione, la gestione economica e le migliorie degli spazi comuni. Comprendere come si svolge e i quorum richiesti per le diverse delibere è essenziale per partecipare consapevolmente e far valere i propri diritti.
L'assemblea condominiale può essere ordinaria (annuale) o straordinaria (convocata per specifiche esigenze). L'amministratore è responsabile della convocazione, che deve essere comunicata per iscritto con un preavviso di almeno 5-15 giorni. L'avviso di convocazione deve includere:
Perché l'assemblea sia valida, è necessario il rispetto del quorum costitutivo. Questo varia tra prima e seconda convocazione:
Se non si raggiunge il quorum necessario nella prima convocazione, l'assemblea può essere rinviata alla seconda, in cui è richiesto un quorum inferiore.
L'assemblea si svolge seguendo un iter preciso:
Il quorum deliberativo cambia in base alla natura delle delibere. Ecco una panoramica delle principali tipologie di decisioni e delle maggioranze richieste:
Al termine dell'assemblea, il segretario redige il verbale che riporta le decisioni prese, i risultati delle votazioni e i commenti principali. Il verbale viene firmato dal presidente e dal segretario e successivamente inviato ai condomini assenti.
Invece, per i condomini presenti, la tutela giudiziaria viene garantita proprio dalla partecipazione all'assemblea condominiale che determina l'immediata conoscenza delle decisioni prese in tale sede e delle eventuali irregolarità. Nei loro confronti quindi non sussiste alcun obbligo di invio del verbale, ma ben potranno prenderne visione in qualsiasi momento, facendone apposita richiesta all'amministratore che è il custode del relativo registro.
I condomini assenti, che tuttavia hanno conferito una delega, sono considerati a tutti gli effetti “presenti”. Pertanto, ad essi non è dovuta alcuna comunicazione. Invece, si considerano assenti quelli che hanno iniziato a partecipare all’assemblea ma poi si sono dovuti allontanare e lo hanno fatto senza lasciare una delega ad altri.
Un condomino che ritiene una delibera illegittima o irregolare può impugnarla entro 30 giorni dalla ricezione del verbale. Le cause principali di impugnazione includono la violazione delle norme di legge, del regolamento condominiale o dei diritti individuali dei condomini.